A temperare il potere dello scrittore, a garantire contro la degenerazione di esso in senso gerarchico o dinastico, creando all'interno una vera e propria piramide sociale, contribuisce il controllo di se stessi.
Il culto adoratorio e sacrificale diviene un monologo sofferto, in cui egli interroga stesso e chiede risposta.
Quando uno scrittore, ha smarrito la strada della verità, quando, all'alba di una difficile prova o di un grande evento, cerca il conforto di una risposta precisa, non resta che affidarsi alla scrittura. Questo è il momento giusto per scrivere.